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venerdì, Marzo 29, 2024

Per fortuna sono nuvole

Il 27 gennaio, Giornata della memoria, abbiamo ricordato le vittime dell’Olocausto, del nazismo e del fascismo. Abbiamo ricordato l’orrore dei campi di concentramento, delle violenze perpetrate ai danni di bambini, donne, uomini. Tutto questo grazie ai documenti, alle testimonianze delle persone sopravvissute a quell’inferno e che oggi provano a metterci in guardia dal facile pericolo che corriamo.

Parliamo di un orrore che non è stato scongiurato per sempre e che potrebbe presentarsi ai nostri occhi.

Forse non ci rendiamo conto del dolore e dell’orrore che i testimoni ci raccontano perchè dalla loro narrazione non traspare rabbia o desiderio di vendetta, bensì tristezza e sofferenza per l’umanitĂ . Il linguaggio della rabbia oggi va per la maggiore e tutto quello che non viene trasmesso con rabbia rischia di passare in secondo piano, come se non fosse degno di attenzione o importanza.

Proprio domenica pomeriggio, guardando il cielo, ho immaginato per un attimo che la foschia, le nuvole, potessero essere in realtà il fumo prodotto dai forni crematori. Ho avvertito una stretta al cuore, non tanto per la tristezza, ma per la paura del possibile. Per fortuna la luce del tramonto è sopraggiunta in tempo a colorare il cielo, a spazzare via i pensieri cupi, ad estorcermi piacevolmente un sorriso.

Per fortuna erano soltanto nuvole. Per fortuna….fino a quando?

 

 

 

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