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martedì, Ottobre 3, 2023

Mediazione o voto di scambio?

Che cos’è la mediazione? La mediazione è un’azione messa in campo per favorire accordi tra le parti o per superare dei conflitti. Un’operazione senz’altro delicata, che richiede tempo e prudenza, che è sempre, o quasi, guidata da un desiderio di futuro e da una visione di insieme.

Forse quest’ultimo passaggio suonerà come una forzatura, come una interpretazione arbitraria da parte di chi scrive, ma oggi ho bisogno di credere che possa essere così.

Lo spettacolo al quale stiamo assistendo, soprattutto in campo politico, fa molto riflettere.

Mi ricorda un po’ (e forse un po’ troppo) la “prassi” del voto di scambio. Una mentalità che ha mietuto vittime, che ancora provoca ferite nella nostra società, un cancro da estirpare. Un do ut des che poco convince e che lascia molto perplessi.

Mi riferisco in particolar modo all’accordo M5S e PD sul taglio dei parlamentari. Ho letto che il PD ha deciso di votare sì alla riforma ( precedentemente bocciata) per due motivi: perchè era tra le condizioni poste per la saldatura tra le nuove forze di governo e per aver chiesto e ottenuto in cambio dal M5S di sposare altre proposte, tra cui tre riforme costituzionali: l’abbassamento dell’età per votare per il Senato da 25 a 18 anni, la modifica del numero di delegati regionali che partecipano all’elezione del presidente della Repubblica, modifica parte della Costituzione che stabilisce l’elezione del Senato su base regionale.

Dov’è la visione in questo scambio di accordi? C’è un ordine delle priorità? Se c’è una visione, qual è? A cosa rimanda? Cos’ è questa continua corsa al rattoppo? E soprattutto, vi starete chiedendo, perchè questo modo di accordarsi mi ricorda la mentalità che ha favorito e favorisce tuttora il voto di scambio?

Perchè non si agisce per convenienza, tanto più quando la convenienza ti fa peccare di incoerenza, vanificando così il bene che hai compiuto e che potresti ancora compiere. Non può agire per convenienza un partito e non può agire per convenienza il singolo cittadino. La politica non strumentalizza né può essere strumentalizzata.

Eh, ma in ballo ci sono le riforme costituzionali! Certo, ma non è detto che sotto la dicitura “riforma costituzionale” si celi sempre una nobile riforma, concepita nell’interesse vero e sostanziale del Paese.

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