30 anni fa(8 agosto 1991)arrivava in Italia, sulle coste pugliesi, la nave Vlora con a bordo 20 mila cittadini albanesi in fuga dal loro Paese in cerca di speranza.
Il regime comunista dell’epoca non era stato in grado di formulare le giuste politiche per risolvere i bisogni della collettività: povertà diffusa e tasso di criminalità altissimo( questi erano i due principali problemi della società albanese all’epoca).
Grazie alla diffusione della televisione italiana in Albania, si iniziò a pensare di attraversare il mare in cerca di un futuro migliore.
La Vlora era una nave mercantile, con bandiera albanese, che trasportava zucchero di canna. Durante le operazioni di sbarco, fu assalita da 20 mila persone che saliti a bordo, costrinsero il comandante a dirigersi verso l’Italia.
Il sindaco di Bari Enrico Dalfino ricorda l’arrivo dei migranti sulle coste pugliesi e di come subito si pensò di non poterli rimandare indietro.
22 mila documenti sui virus che venivano studiati a Wuhan nelle mani dei servizi segreti statunitensi.
Un’ attenta analisi potrebbe far capire meglio le dinamiche di una sempre più consolidata ipotesi di fuga accidentale del virus dal laboratorio cinese.
Questa mole di documentazione è stata tutta scritta in mandarino e gli Stati Uniti, quindi, dovranno dotarsi di un esperto di fiducia che aiuti a decifrarli correttamente.
Questi documenti, visibili su Internet fino al 2019, sono stati rimossi dalla Cina subito dopo.
Da Pechino monta l’insofferenza nei confronti del governo statunitense: – tutte bugie, si cerca di diffamare la Cina – la replica del governo di Pechino.