Il quadro lavorativo locale è per lo più irregolare, e benché venga rilevato un dato del 46% di disoccupazione, posso dire che moltissimi sono i giovani che si danno da fare, inseriti in contesti turistici, ristorativi, del terzo settore in generale, per lo più in dimensione di lavoro sommerso, e quindi fuori dalle statistiche… dove nel totalmente sommerso le condizioni contrattuali sono disattese rispetto a orario di lavoro o stipendio!
È in questo contesto che inizia la mia esperienza di ragazza, che subito dopo il diploma in Arte della Ceramica decide di lanciarsi nel mondo del lavoro. La mia primissima e breve esperienza è come dipendente in un negozio all’interno di un villaggio turistico, subito dopo dedico un anno all’apprendistato nella bottega di ceramica di una mia insegnante, fino all’esperienza da operaia in un’aziendina di ceramiche artistiche nella mia provincia: queste ultime due esperienze mi hanno dato modo di mettere all’opera quanto imparato a scuola e testare le mie vere capacità…
Fin dall’adolescenza ho avuto dei sogni da realizzare e da sempre mi sono chiesta quale fossero i miei talenti, quale fosse la mia strada, un’ansia da prestazione nel panorama della vita!
Subito dopo i primi anni di lavoro mi sono lasciata coinvolgere in alcuni progetti e attività molto interessanti, che mi hanno fatto crescere e guardare la vita con occhi nuovi: il servizio civile in Pro Loco, l’attività nell’associazione GiOC-Gioventù Operaia Cristiana e il Progetto Policoro: tre esperienze simili, che mi hanno fatto rivalutare e riscoprire la bellezza e le potenzialità del mio territorio, la bellezza e la grandezza dei miei talenti e il valore del mio lavoro e della mia dignità e più importante di tutto, la bellezza e la grandezza degli spazi aperti che avevo davanti.
Carica di questa forza, sostenuta dalle grandi reti dell’associazione e del progetto, decido di diventare una piccola imprenditrice, di aprire un laboratorio di Ceramiche artistiche. Il mio sogno da sempre! L’entusiasmo e la felicità di condurre questo laboratorio mi hanno lanciata nel primo periodo, dove muovevo i primi passi da sola in un mondo del lavoro che mi era totalmente sconosciuto! Le soddisfazioni non mancano, ancora oggi che sono alla mia 6° stagione estiva e che ho il mio giro di clienti e conoscenze, perfino tra i turisti che ogni anno tornano a Pizzo e che non mi fanno mancare il loro apprezzamento per il lavoro artigianale.
Adesso sono in un periodo di ripartenza e rimodulazione del percorso svolto finora: lavorare da sola è faticoso, sia a livello pratico che umano e spirituale e, infine, l’artigianato offre un margine di guadagno col quale è difficile sopravvivere… ma la questione principale è che, una volta realizzato un sogno, piano piano ha preso forma un altro… ora sto lavorando per avviare progetti di più ampio respiro, attraverso i quali sarà possibile coniugare la mia passione artigiana con attività di inclusione sociale e formazione, per lavorare in modo più dinamico, per lavorare insieme ad altri e costruire qualcosa di più bello per il mio territorio! La Calabria è una terra meravigliosa, piena di risorse e possibilità, dove tanto si può ancora realizzare, dove si può lavorare ancorandosi a valori etici, di giustizia e legalità. Non è una terra da abbandonare, anche se la tentazione è forte anche in me nei momenti di sconforto!
Concludo augurando a tutti di avere dei sogni da realizzare, un’inquietudine che li renda vivi, il bisogno di orizzonti lontani che spinga a mettersi sempre di più alla prova, per costruire un mondo migliore, perché è possibile e ne vale la pena!