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giovedì, Marzo 28, 2024

Francesco Augurusa e il progetto Virtus Lab per le imprese e i giovani

Francesco Augurusa è un imprenditore, un social startupper e coordinatore del progetto Virtus Lab. Un giovane calabrese che, dopo aver conseguito la laurea in business administration a Ginevra, ha frequentato il master in “Competenze manageriali e servizi giuridici in sanità” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha vissuto ( dal 2010 al 2015) negli USA ed in Canada dove ha frequentato percorsi di Executive Education in  “Management Consulting” presso l’Università di Harvard a Cambridge, “Startup innovative e modelli di impresa” presso la Mind the Bridge Foundation di San Francisco, “Cooperazione e Solidarietà Internazionale” all’interno del Colloquium internazionale dei Gesuiti al Boston College.

Attualmente è Segretario Generale dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) della Calabria e Presidente dell’Organizzazione “Faith & Action”, una rete internazionale di Business leaders cattolici con sede a Boston.

Un’esperienza di studio e formazione maturata all’estero e che oggi, grazie al progetto Virtus Lab, può tradursi in ricchezza e opportunità di sviluppo per la Calabria e non solo.

Ma cos’è Virtus Lab? Perchè nasce?

Francesco Augurusa spiega così il percorso intrapreso: Siamo partiti da un’analisi empirica molto evidente del problema occupazionale italiano. Nonostante in diverse regioni del Sud Italia la disoccupazione dei nostri coetanei tocchi anche il 60{cbd9c1faeba5711866380b8c9dfc181d05577eef0adb5294792d39edd3158544}, i dati esposti recentemente da Confindustria denunciano paradossalmente come un quarto delle imprese del nostro Paese non riesca a soddisfare il suo bisogno di profili dotati delle necessarie competenze. In altri termini –continua – il vero problema risiede nella mancanza di adeguata formazione dei nostri giovani rispetto ai bisogni delle imprese”.

Dunque, primo passo: lettura e ascolto del tempo che viviamo in una logica nuova, quella che prova a trasformare un limite o una nuova sfida (come ad esempio la rivoluzione industriale 4.0 che minaccia alcuni “lavori” tradizionali) in una opportunità di crescita e di nuova conoscenza. Come ha affermato l’imprenditore Cesare Ponti in occasione del  3° Seminario di Pastorale Sociale, svoltosi a Salerno e conclusosi da poche ore, “non esiste più il “posto fisso” come anche il “saper fare fisso”.

Secondo passo: rispondere alle esigenze delle imprese e dei giovani in cerca di un lavoro. Le aziende, infatti, intercettate anche attraverso la segnalazione dei gruppi locali di UCID o Confindustria, segnalano le proprie necessità in termini di risorse umane. Espresse le competenze di cui l’azienda necessita, Virtus Lab interviene per  raccogliere e poi selezionare i profili potenzialmente interessati all’offerta, che devono avere comunque una preparazione di base coerente con il percorso formativo che verrà sviluppato. In questo step Virtus Lab può contare sul coinvolgimento di parrocchie e associazioni. A selezione completata vengono avviati i corsi. Le lezioni possono avere luogo anche in locali inutilizzati messi a disposizione dalle diocesi e i formatori possono essere sia professionisti del settore sia dipendenti dell’azienda direttamente interessata alla ricerca del personale, definiti “maestri del lavoro”.

Il progetto Virtus Lab è già stato sperimentato in un territorio non certo semplice come quello calabrese, nella diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, e “si è resa partner di corsi di formazione professionalizzanti gratuiti in ottica di industria 4.0 nel campo della meccanica, dell’informatica e della comunicazione digitale”.

Il percorso è sostanzialmente finanziato dal Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione.

La bellezza del progetto Virtus Lab risiede nella capaci di attivare energie diverse, di metterle in rete per far dialogare due mondi, quello dell’impresa e dei giovani, a volte troppo distanti. Distanti non perchè i bisogni siano diversi! In fondo le imprese cercano personale e i giovani cercano una occupazione. Al centro c’è sempre il lavoro, ma è pur sempre un lavoro che è cambiato, che cambia e che cambierà ancora. Questo dato incontrovertibile non può essere o continuare ad essere ignorato nè dalle aziende (ricorrere alla formazione dei propri dipendenti non è un passo scontato) nè da chi cerca un lavoro, perchè sia sempre stimolato a reinventarsi, a concepirsi come una risorsa umana attiva e mai passiva.

Sempre Cesare Ponti ha ricordato che così come le imprese non devono investire in profitti a breve termine, bensì a lungo termine, così gli investimenti sul personale non possono essere a breve ma a lungo termine. Certo, questa consapevolezza espressa da chi può vantare anni e anni di esperienza imprenditoriale cozza un po’ con l’aumento del numero dei contratti a termine rilevato ultimamente dall’Istat!

Riepilogando: due mondi distanti che, per avvicinarsi, devono aprirsi entrambi al nuovo che avanza, senza dimenticare tanti altri fattori che hanno a che fare con la dignità umana e che, se vìolati, non conducono certo al progresso.

Virtus Lab, un progetto sinterizzato in quattro parole: educazione, innovazione, formazione, orientamento.

 

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