La dichiarazione dell’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, in merito alla difficoltà a reperire manodopera specializzata per i prossimi anni, per la realizzazione di commesse importanti, ha destato nei giorni scorsi numerose reazioni.
Il dato
Alla conferenza organizzativa della Cisl, svoltasi a Roma dal 9 all’11 luglio, l’amministratore delegato di Fincantieri ha affermato che: “Il lavoro c’è, ma mancano i lavoratori. Nei prossimi due o tre anni avremo bisogno di 5-6mila lavoratori, ma non so dove trovarli. Si tratta di carpentieri, saldatori… Abbiamo lavoro per 10 anni, cresciamo a un ritmo del 10 per cento, ma sembra che i giovani abbiano perso la voglia di lavorare. Sento parlare tanto di lavoro, crescita, infrastrutture, porti, autostrade e aeroporti. Ma penso che tra un po’ avremo più università che laureati, più porti che navi, più aeroporti che passeggeri.
Le reazioni
Klaus Davi, giornalista, opinionista e da qualche tempo consigliere comunale a San Luca, ha affermato di avere pronti già cento curricula di giovani calabresi ed ha invitato Fincantieri a venire ad investire al Sud. Qui le domande sorgono spontanee: i cento curricula pronti sono stati precedentemente inviati e snobbati allo stesso tempo? Oppure, non sono stati ancora inviati dagli interessati? E se è corretta la seconda ipotesi, un’ulteriore domanda sorge all’orizzonte: i candidati attendevano forse l’entrata in scena del salvatore di turno per la difesa della loro causa, ancor prima di averla avviata?
Perchè chi viene a spendersi al Sud, seppur con onestà d’intenti, piuttosto che spronare le nuove generazioni, è tentato a riportarle comunque sotto la propria ala protettiva? Quanto all’invito rivolto a Fincantieri di venire ad investire al Sud…..cosa dire? Ottima proposta, ma nel frattempo? Vogliamo essere realisti?
Klaus Davi non è stato l’unico ad “insorgere” dopo le dichiarazione di Giuseppe Bono. Anche il sociologo Domenico De Masi ha inviato la sua risposta: “Al reclutamento deve seguire la formazione. Se ha bisogno di 7mila persone tra due anni li prepari, formi i neoassunti”.
Il punto
Chi cerca esattamente Fincantieri non può saperlo né Klaus Davi, né il sociologo De Masi, ma solo Fincantieri. Chi cerchiamo?, si legge nel sito. Questa la dichiarazione:
Siamo convinti che il vero cambiamento dipenda da chi se ne fa promotore: persone che con impegno, dedizione e passione contribuiscono a creare il futuro dell’Azienda, il futuro del mare, il proprio futuro.
Vogliamo attrarre, sviluppare e trattenere le persone eccellenti, motivate e con spiccata curiosità intellettuale, che portano le loro competenze ed energie per far fronte alle sfide di un mondo in divenire. Figure professionali contraddistinte da integrità, tenacia e senso di responsabilità, capaci di affrontare la quotidianità con dinamismo e flessibilità.
Chi avrà la pazienza di visitare il sito di Fincantieri, nella sezione “Lavora con noi”, potrà informarsi e conoscere quali sono gli step da seguire per candidarsi a far parte di una azienda molto importante per il nostro Paese. Insieme alle molte posizioni aperte, nel numero e nella tipologia, viene evidenziato il processo di selezione: raccolta cv, screening, phone interview, colloqui, test attidudinali, proposta di inserimento.
E allora, senza intestarci battaglie inesistenti, investiamo di più sugli istituti professionali, sproniamo i giovani a formarsi in vista delle professioni richieste nel nostro Paese, a mettersi in gioco con le proprie forze, a reinventarsi, a trovare la loro strada, qualunque essa sia. Occorre motivazione, vocazione al futuro e al lavoro.