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venerdì, Settembre 22, 2023

Dalla protesta alla proposta

Il decreto sicurezza continua a far discutere, ma non poteva essere altrimenti! Un provvedimento che apre tanti  interrogativi, soprattutto per i sindaci che, operando sul campo, devono trovare soluzioni quanto più umane per non trattare le persone come se fossero vestiti usati, quelli che non indossiamo più e che possiamo anche lasciare in strada in un apposito cassonetto perchè qualcuno passi a ritirarli. Come intepretare la protesta guidata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando? Quali sono le reali motivazioni che spingono a protestare proprio adesso e in questi termini a distanza di un mese circa dall’approvazione del decreto?

Una o più soluzioni vanno pensate e per questo credo sia positivo l’invito del Presidente dell’Anci ad organizzare un tavolo di lavoro insieme a tutte le istituzioni coinvolte, compreso il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sulla questione del decreto sicurezza, riporta il quotidiano Repubblica, è intervenuto Palazzo Chigi con una nota: “Se l’Anci desidera segnalare eventuali difficoltà applicative ben venga la richiesta di un incontro con il Governo, al quale anche il presidente del Consiglio è disposto a partecipare insieme al ministro dell’Interno”.

Nessun sindaco deve dimettersi perchè protesta o avanza delle proposte. Non viviamo in uno stato di polizia (almeno per il momento) e troppo presto si invocano le dimissioni….dell’altro, ovviamente.

Ancora una volta il dialogo può rappresentare la via maestra. La protesta guidata da Leoluca Orlando, benchè suffragata da solidissime ragioni, rischia di trasformarsi in uno scontro politico giocato ancora una volta sulla pelle dei più deboli. Ovviamente non per esclusiva responsabilità del sindaco di Palermo. La situazione è molto complessa e pone una questione morale che interpella tutti.

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