6.3 C
New York
venerdì, Marzo 29, 2024

Auf Wiedersehen

Papa Benedetto XVI, un testimone di libertà e umiltà, è tornato oggi alla casa del Padre. Ricchissima l’eredità di scritti, pensieri e spiritualità che lascia.

In un giorno triste e insieme carico di speranza per l’ anno che si apre davanti a noi, condivido un passaggio di una delle sue encicliche, la Spe Salvi, dedicata alla fede che è speranza:

«Se non possiamo sperare più di quanto è effettivamente raggiungibile di volta in volta e di quanto di sperabile le autorità politiche ed economiche ci offrono, la nostra vita si riduce ben presto ad essere priva di speranza. È importante sapere: io posso sempre ancora sperare, anche se per la mia vita o per il momento storico che sto vivendo apparentemente non ho più niente da sperare.

Solo la grande speranza-certezza che, nonostante tutti i fallimenti, la mia vita personale e la storia nel suo insieme sono custodite nel potere indistruttibile dell’Amore e, grazie ad esso, hanno per esso un senso e un’importanza, solo una tale speranza può in quel caso dare ancora il coraggio di operare e di proseguire».

Io ricorderò Benedetto XVI per la libertà che ha saputo vivere e testimoniare. Una libertà che è figlia di una coscienza che non teme il confronto con il Creatore e che in quel dialogo conduce alla verità su noi stessi.

Auf Wiedersehen, papà Benedetto XVI. Buon viaggio

Rispondi