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venerdì, Aprile 26, 2024

Mi dichiaro colpevole

Matteo Salvini, si legge in una nota stampa dell’AGI, “ha letto in diretta Facebook l’atto ricevuto dalla Procura di Catania che vuole procedere nei suoi confronti per sequestro aggravato dei migranti della nave Diciotti. Il ministro ha affermato: “Sì mi dichiaro colpevole. Lo ridichiaro: ho bloccato e bloccherò la procedura degli sbarchi. Chiedo solo al popolo italiano se ritenete che io debba continuare a fare il ministro. Se volete continuare ad avere questo ministro, contate sul fatto che non cambia di una virgola.

L’espressione “Mi dichiaro colpevole” mi ha fatto tornare in mente il titolo di una bellissima poesia di Araceli Mariel Arreche, drammaturga argentina. Questa sera la propongo perchè possa aiutarci a riflettere meglio su cosa significhi essere colpevole. Sono giorni davvero difficili, in cui soffia un vento davvero gelido. Per questo, forse, per un attimo, possiamo rientrare in noi stessi e lasciarci scaldare il cuore da questi versi:

Mi dichiaro colpevole di fidarmi dell’altro
di sognare a voce alta
di cercare la poesia.
Mi dichiaro colpevole
di dire quello che sento
di scommettere sul sentire
di credere nel detto.
Mi dichiaro colpevole
di sentire che è possibile
piangere un’assenza
un incontro.
Mi dichiaro colpevole
di vivere un altro tempo
di fidarmi di un gesto
di insistere per la verità
Mi dichiaro colpevole
Si.
Mi dichiaro colpevole.
Non me ne pento

Certamente questo non è il momento del silenzio o della resa. Occorre, però, fare un po’ di silenzio dentro di noi per trovare nel caos esistente una via da percorrere, una battaglia da combattere e una meravigliosa colpa da dichiarare.

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