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venerdì, Aprile 19, 2024

In memoria di David Sassoli

Delle complicanze subentrate a precedenti disfunzioni del sistema immunitario, con cui conviveva da tempo, hanno portato via a soli 65 anni, il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
La sua vita è stata riempita dalle sue due più grandi passioni: il giornalismo e la politica.
Entrambi gli interessi maturano in lui già in giovane età. Da ragazzo, infatti, milita nell’Associazione Rosa Bianca di matrice cattolica.

In ambito giornalistico inizia a scrivere per “il Tempo” per poi passare a lavorare presso l’agenzia di stampa Asca.
Nel 1992, diventa inviato di cronaca per il TG3, seguendo notizie quali mafia, Tangentopoli e stragi italiane.
Nel 1996 conduce la trasmissione pomeridiana Cronaca in diretta.
Tre anni dopo, alle soglie del XXI secolo entra nella redazione del TG1, ricoprendo i ruolo di inviato speciale e successivamente di conduttore.

Congiuntamente al suo lavoro, continua a coltivare la sua passione per la politica, tesserandosi con il Partito Democratico. Nel 2009 viene candidato al Parlamento europeo e nel 2014 viene eletto Vicepresidente del Parlamento europeo con 393 voti. Nel 2019 viene rieletto.
Il suo discorso di insediamento ha avuto molta risonanza mediatica in quanto ha tenuto a sottolineare l’impellente necessità di recuperare e rilanciare lo spirito costituente dell’Unione e di ridiscutere la riforma del Regolamento di Dublino.

In suo ricordo, le bandiere dell’Unione europea presenti presso le sedi delle istituzioni europee sono state abbassate a mezz’asta. Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, lo ricorda come uomo convinto europeista, un sincero democratico che ha lottato per la giustizia e la solidarietà.
Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità per il premier italiano Mario Draghi.

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