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venerdì, Marzo 29, 2024

Il martirio…. oggi

La festività di Santo Stefano sollecita a chiedersi quale significato abbia la parola martirio ai giorni nostri. E’ una domanda che possiamo rivolgere alla nostra vita e tante possono essere le risposte. Se per il singolo l’interrogativo è importante, per chi ricopre incarichi di grande responsabilità nel nostro Paese, come nel mondo, è quanto mai urgente. Proprio per questo oggi viene offerto un piccolo contributo a ricordo della testimonianza di un martire, san Tommaso Moro, patrono dei Governanti:

“La politica per lui non fu una interessata professione, ma un servizio talvolta arduo, al quale si era coscienziosamente preparato non solo con l’approfondimento della storia, delle leggi e della cultura del proprio Paese, ma soprattutto con l’indagine paziente sulla natura umana, la sua grandezza e le sue debolezze, e sulle condizioni sempre perfettibili del vivere sociale. La politica fu lo sbocco di un assiduo sforzo di lucida comprensione. Grazie ad esso, egli poté insegnare la giusta gerarchia dei fini da perseguire nel governo, alla luce del primato della Verità sul potere e del Bene sull’utile. Agì sempre nella prospettiva dei fini ultimi, quelli che l’alternarsi delle vicende storiche non potrà mai vanificare. Fedele fino in fondo ai doveri civili, si espose a rischi estremi pur di servire il proprio Paese. Riuscì a divenire perfetto servitore dello Stato, perché lottò per essere perfetto cristiano. «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (Mt 22, 21): egli comprese che queste parole di Cristo, se, da un lato, affermano la relativa autonomia del temporale dallo spirituale, dall’altro — in quanto pronunciate da Dio stesso —, impegnano la coscienza del cristiano a proiettare nella sfera civile i valori del Vangelo, respingendo però ogni compromesso, e questo fino all’eroismo del martirio, affrontato con profonda umiltà. Il suo Martirio, se pur con la prudenza della storia imperfetta degli uomini, è la prova suprema di quest’unità di valori — frutto dell’assidua ricerca della verità e di una non meno tenace lotta interiore — cui San Tommaso Moro seppe improntare tutta la propria esistenza. Questa ci sembra la lezione fondamentale di San Tommaso Moro agli uomini di Governo: lezione di fuga dal successo e dal facile consenso in nome della fedeltà ai principi irrinunciabili, da cui dipende la dignità dell’uomo e la giustizia degli ordinamenti civili. Lezione, questa, altamente ispiratrice per tutti coloro che, sulle soglie del nuovo Millennio, si sentono chiamati a scongiurare le ricorrenti insidie di nuove e mascherate tirannie”. (Dall’Istanza inviata al Papa per la proclamazione di San Tommaso Moro a patrono dei Governanti  e dei politici)

Riscoprire figure come quella di Tommaso Moro può aiutare tutti noi a comprendere o a riscoprire il significato del martirio, a rimanere sul punto della grande questione dei nostri tempi: la povertà morale e spirituale, . Rimanere sul punto per colmare lacune e progredire, piuttosto che continuare ad esaltare, anche a suon di post, la pochezza e l’ignoranza.

 

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