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Ilva, dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli

ILVA, BENTIVOGLI A DI MAIO: Se “delitto perfetto” si assuma responsabilità di annullare gara. Altrimenti il suo gioco delle tre carte è sulla pelle di cittadini e lavoratori Taranto.

Nella conferenza stampa, il Ministro ha dichiarato per ben 5 volte che “per lui e il Ministero la gara è illegittima”. Che vi è stato ”eccesso di potere”. Ma che la legge, impedisce sia di pubblicare il parere dell’Avvocatura e anche di annullare la gara. Purtroppo caro Ministro, nel parere che Lei stesso ha chiesto all’Anac, quest’ultimo assegna a Lei la facoltà di annullare la gara, pertanto se ne assuma tutta la responsabilità. Se “eccesso di potere”, “conflitto di interessi di Marcegaglia”, etc. ne dimostri illegittimità e proceda. Altrimenti, il vero delitto perfetto è chiudere Ilva, dando anche di questo responsabilità a altri. Nel suo scaricabarile Lei, tutto concentrato nelle responsabilità del Governo precedente e molto magnanimo con Arcelor Mittal, dice che il Sindacato e l’azienda possono continuare la trattativa. Secondo Lei, dovremmo negoziare con un’azienda e cercare un accordo con un’azienda che a suo parere “ha vinto una gara in modo illegittimo”? Lei sa bene che la trattativa si è interrotta dopo il giuramento del nuovo Governo perché sia il sindacato che l’azienda hanno chiesto chiarimenti sulle condizioni di partenza e le intenzioni del Governo rispetto alle ipotesi di chiusura, sostenuta più volte dal suo partito. Purtroppo il 6 agosto (in uno dei 4 incontri in 4 mesi con Lei) abbiamo appreso che le condizioni di partenza sono più arretrate di quelle a cui abbiamo detto di no al Governo precedente. Il Ministro sa bene che il contratto tra Commissari (che lui ha peraltro prorogato) e Arcelor Mittal contiene espressamente che tali condizioni (anche su esuberi) possano essere migliorate dall’accordo sindacale. Ora, con l’azienda quasi ferma ma sempre più pericolosa perché priva di manutenzione il Ministro si prende altri 15 giorni che scarica sul Ministro dell’ambiente. Occuparsi della salute dei cittadini di Taranto e del lavoro dei lavoratori dell’Ilva non lo si fa dando ragione contemporaneamente a chi vuole chiudere lo stabilimento e a chi vuole rilanciarlo. Tra due settimane scade il mandato ai Commissari che come è noto sono sotto di 130 milioni di € per proseguire con le spese ordinarie. Risorse a carico dei contribuenti e su cui sarà necessario il 12° decreto dopo che Lei ha contestato i troppi decreti di tutti i Governi precedenti. Non ci costringa a chiedere alla Magistratura la pubblicazione di ciò che Le ha inviato l’Avvocatura e non a fine procedura ma immediatamente. Lei dice che state aprendo migliaia di cassetti, ma come Le ha detto qualche giornalista in conferenza stampa, ne state chiudendo molti altri. Non spetta a noi giudicare regolarità della gara ma dopo 16 mesi è il momento di decidere. Ci auguriamo che comprenda che la democrazia non si fa con i monologhi, come le consentono alcuni giornalisti, ma confrontandosi con tutto il sindacato. Ha fatto più conferenze stampa che incontri sindacali, forse è ora di entrare nel ruolo e assumersi le responsabilità che esso prevede.

Ufficio Stampa Fim Cisl Roma, 23 agosto 2018

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